sabato 17 marzo 2012

Il ritorno alla maratona...Venezia 2009

Il desiderio di riprovare la distanza regina era molta ma ancor di più era il voler completare quella di Venezia.Dunque spinto da questo e con lo stimolo del gruppo la preparai come avevo fatto per la Treviso del 2007.Questa volta però per i lunghi li ho fatti meglio e più numerosi...
Il tempo speso per la preparazione è stato di circa 3 mesi, da agosto a fine ottobre.Tutto sembrava procedere per il meglio mi sentivo pronto prontissimo se non che 15 giorni prima iniziai il nuovo lavoro e cambiai il mio bioritmo.Passare da mesi di cassaintegrazione a lavorare 12 ore al giorno a tempo zero è stata una botta dura da digerire!!La notte prima poi l'avevo passata quasi insonne e con la paura matta di non riuscire prima della partenza di fare i miei bisogni....
E così fu!Niente da fare quella mattina non ci sono riuscito proprio!!Ero tutto sballato e per di più avevo un gran mal di testa.
Mi sono ritrovato con il gruppo a Conegliano e poi direzione Strà mezzo corriera organizzata.Eravamo in molti arancio-neri, se non ricordo male in trenta.
Comunque il riassaporare il clima pre-partenza dentro le gabbie mi fece passare in parte il mal di testa.Quella mattina me la ricordo umida e grigia...ma l'adrenalina fece passare tutto.
Sono partito cauto,l'errore della Treviso non dovevo più farlo e dunque impostai il pilota automatico a circa 5.10/km-5.15/km e mi sembrava di passeggiare...Il compagno di viaggio fino a circa il Parco S. Giuliano era il Zando un mio compagno di squadra.Però il terrore che avevo si realizzò....mi venne più volte il desiderio di andare al bagno e quando proprio non ce la feci più andai per campi almeno tre volte!!Quindi poi per recuperare aumentai il passo.E questo fu l'errore che mi fece sbattere contro il muro al ponte della libertà...5km di  tragedia greca per poi arrivare all'isola veneziana.Ricorderò sempre il gatorade sorseggiato appoggiato al 1° dei ponti finali e poi da li assieme ad altri due compagni di squadra (La Antonella e Mauretto) completammo gli ultimi 2km per poi tagliare il traguardo assieme.A parole è difficile spiegare l'emozione che ti invade grazie alla carica della gente che ti applaude e ti incita aiutandoti a completare la tua corsa.

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